Intelligenza artificiale - scegli bene i tuoi desideri perchè questi potrebbero realizzarsi
C'è un gran parlare di "machine learning" e "intelligenza artificiale" ed è innegabile che da tempo le tecnologie corrispondenti hanno un impatto in molti ambiti.
Sono invece un poco scarse le considerazioni sulle caratteristiche degli effettivi potenziali per chi non ha già una padronanza delle tecnologie.
Semplificando un po' si ha in machine learning la possibilità di scegliere un futuro da perseguire sulla base di dati raccolti nel passato mentre l'intelligenza artificiale ha implicazioni più radicali.
Quando si parla di machine learning si intende dire che si alimentano degli algoritmi con i dati disponibili e si ottiene che quegli stessi algoritmi sapranno classificare dei nuovi dati senza che siano necesseri sviluppi particolari. Molte tecniche sono di tipo statistico e le radici sono riconducibili al "data mining" di qualche tempo fa.
Parlando invece di "intelligenza artificiale" si spolvera un termine non nuovo che in epoca recente corrisponde al convergere di due discipline che in passato erano rimaste lontane tra loro: informatica e neuroscenze.
Le neuroscenze moderne sono probabilmente riconducibili a una settantina di anni fa e hanno portato a una conoscenza delle caratteristiche dei singoli neuroni e di macrostrutture corrispondenti a funzioni specifiche del cervello. La comprensione dei dettagli è rimasta limitata dal fatto che un cervello umano ha circa cento miliardi di neuroni e ognuno dei quali ha migliaia di interconnessioni.
Le tecnologie digitali di recente hanno visto la realizzazione di dispositivi che contengono un numero di porte sorprendentemente elevato ed ottimizzate per la simulazione di reti neurali. Probabilmente siamo alle prime luci dell'alba della capacità di avere una capacità di calcolo sufficente a simulare la complessità di un cervello umano.
Tirando un po' a indovinare è ipotizzabile che tra un paio di decenni la tecnologia sarà disponibile e rimane aperto il tema di come impiegarla e di cosa deciderà di fare questo cervello a cui ragionevolmente sono stati dati degli obiettivi. Non avrà distrazioni e l'unico limite sarà la disponibilità dell'energia che lo tiene in funzione.
Che obiettivo gli è stato dato? Lo avrà capito bene?
Per sdrammatizzare un po' "Io, robot" è un buon film.
- Login per inviare commenti